Rimedi naturali per affrontare le allergie primaverili (e non solo)

Finalmente Primavera! Le giornate si allungano, compaiono le prime fioriture e chiazze di verde nei paesaggi, la temperatura si fa più mite. Non tutti però sono felici dell’arrivo della bella stagione: accanto agli aspetti positivi, cominciano a manifestarsi i segni e sintomi dell’allergia.

Principali imputate sono le graminacee, ma non dimentichiamo altre varietà responsabili di fenomeni allergici: parietaria, nocciolo, betulla e cipresso.

I sintomi comprendono naso che cola, starnuti a ripetizione, lacrimazione, arrossamento e prurito agli occhi, difficoltà respiratoria e, in alcuni soggetti, asma. I casi più gravi richiedono l’utilizzo di medicinali, quali antistaminici, cortisonici e broncodilatatori. I rimedi naturali sono un’ottima possibilità terapeutica quando l’allergia è di entità medio-lieve o per quelle più serie, iniziando in anticipo, per alleviare i sintomi e idealmente ridurre la dose dei farmaci.

Il rimedio d’elezione è il macerato glicerico di Ribes nigrum: in prevenzione si possono utilizzare fino a 50 gocce al mattino mentre in fase acuta sia al mattino che nel primo pomeriggio, idealmente entro le 16. Il Ribes nero funziona come un cortisonico naturale e come tale può essere assunto anche in caso di dolori osteo-articolari, muscolari, reumatismi. Un altro suo utilizzo è quello invernale, per combattere influenza e raffreddore: agisce da antinfiammatorio e modulatore immunitario. Fate attenzione se siete ipertesi o affetti da insufficienza renale perché in questi casi è controindicato.

Un’ottima associazione è con il macerato glicerico di Rosa canina, per le sue proprietà immunomodulanti e antinfiammatorie: riduce i sintomi allergici in caso di rinite, congiuntivite e asma. Come il Ribes nero, può essere utilizzato anche in caso di infezioni virali, influenza e raffreddore.

Altri principi che spesso rientrano nelle formulazioni “anti-allergia” sono gli estratti di Cappero, Basilico santo, Salvia, Quercetina e Colostro.

In caso di congiuntivite, vi consiglio di instillare più volte al giorno, secondo necessità, alcune gocce di collirio a base di Perilla, Acido jaluronico ed Eufrasia: oltre ad effettuare un lavaggio quindi una rimozione meccanica degli allergeni, questi rimedi hanno un’azione antinfiammatoria e antiallergica.

Anche i Fiori di Bach possono esserci di aiuto: vi consiglio in particolare Beech, indicato per le persone che non tollerano gli altri, un po’ criticoni, con la ragione in tasca e che a volte attaccano e aggrediscono. Beech svolge un’azione di riequilibrio, sia nell’insofferenza nell’ambito di relazioni interpersonali, ma anche a livello di sistema immunitario per accettare e accogliere cose innocue che arrivano dall’esterno e che nell’allergico scatenano reazioni esagerate. Chicory può essere utile in caso di asma allergica.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è il fenomeno delle allergie crociate: chi è allergico ai pollini potrebbe essere intollerante ad alcuni vegetali, soprattutto se crudi. Ad es. chi è allergico alle graminacee dovrebbe evitare pomodoro, melone, anguria, arancia, kiwi e frumento. Chi è allergico alla betulla dovrebbe stare attento alle rosacee (mela, pesca, pera, prugna, albicocca, ciliegia), alla banana, alla noce e nocciola, al sedano, finocchio e carota. Per gli allergici alla parietaria sono insidiosi basilico, ciliegia e melone.

Al contrario, alcuni alimenti possono aiutare a smorzare le forme allergiche: in particolare, alimenti ricchi di omega 3, che svolgono un’azione antinfiammatoria sistemica, capperi, tè verde, rooibos, ortica, zenzero. Non dimenticate che le allergie sono di fatto squilibri immunitari che in massima parte nascono nell’intestino, a causa di infiammazione e alterazioni della mucosa e del microbiota ad essa collegato. Se vogliamo andare alla radice del problema, occorre un approccio composito, su più livelli:

  • corretta alimentazione, evitando o riducendo i cibi a cui siamo intolleranti e quelli raffinati e pro-infiammatori;
  • introduzione di attività mirate a ridurre lo stress che causa infiammazione della mucosa intestinale: ad es. sport, yoga, meditazione;
  • assunzione, soprattutto in fase iniziale, di rimedi che vadano a sostenere la normalizzazione e rigenerazione della mucosa enterica: in primis aloe, colostro, alfa-lattoalbumina;
  • integrazione con probiotici di qualità, da ceppi selezionati e specifici per l’uomo, gli unici che possono ricolonizzare l’intestino.

Si tratta di cambiamenti radicali, che oltretutto richiedono tempo e perseveranza, ma possono portare a risultati davvero soddisfacenti.

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