Strategie naturali per combattere le infiammazioni

Infiammazione e dolore sono parte della nostra esperienza di vita e non devono essere visti solo come eventi negativi. Vi ricordo che il nostro corpo dispone di sistemi di difesa e di allerta contro tutto ciò che può danneggiarci. Il dolore ci segnala che qualcosa non va e, senza, non potremmo avvertire i pericoli di tipo fisico, chimico e biologico. Anche l’infiammazione è un processo necessario per contrastare i pericoli: quando si svolge come dovrebbe, l’agente nocivo esterno (o interno) è accerchiato, inglobato, attaccato, sconfitto e l’eventuale tessuto danneggiato viene riparato . Questo meccanismo non è sempre perfetto e in equilibrio per cui tutti abbiamo sperimentato fenomeni infiammatori che si prolungano e sui quali dobbiamo intervenire per spegnere il “fuoco”. Tradizionalmente si utilizzano i farmaci FANS (antinfiammatori non steroidei), i cortisonici o, in caso di dolori fortissimi, i derivati morfinici (codeina, morfina). Ma perché utilizzare questi medicinali quando infiammazione e dolore sono di entità lieve o medio-lieve? Perché non provare rimedi naturali? I medicinali agiscono velocemente ed efficacemente, ma possono avere effetti collaterali e contribuiscono all’acidificazione corporea soprattutto quando usati frequentemente. Un loro utilizzo prolungato inoltre può portare ad assuefazione, il che significa che sospenderli provoca la comparsa del dolore, entrando così in un circolo vizioso.

La natura ci offre una serie di rimedi che non danno assuefazione e con effetti collaterali molto ridotti. Tra i più utilizzati ricordiamo Artiglio del diavolo, Boswellia, Uncaria e Curcuma.

∞ L’Artiglio del diavolo è una pianta originaria dell’Africa ben nota sin dall’antichità per la sua azione antidolorifica, antinfiammatoria e spasmolitica. Contenendo alcuni principi attivi che ostacolano l’infiammazione, lo si usa in caso di dolori osteoarticolari, artriti, tendiniti, artrosi, cervicalgie, gotta.

A causa della presenza di sostanze amare, è sconsigliato in presenza di ulcere e gastriti ed è controindicato in caso di assunzione di anticoagulanti.

∞ La Boswellia serrata è conosciuta anche come albero dell’incenso ed è utilizzata da secoli nell’ambito della medicina ayurvedica. La sua resina esercita un’azione antinfiammatoria e antidolorifica utile in caso di dolori artritici, artrosici, muscolari, sciatica. Ha anche proprietà antiasmatiche e trova impiego in campo dermatologico. I suoi principi attivi hanno una struttura chimica simile a quella degli steroidi antinfiammatori utilizzati nella medicina convenzionale, ma senza i relativi effetti secondari. Previene la degenerazione dei tessuti articolari perché contiene gli acidi boswellici che limitano l’azione distruttiva delle elastasi, gli enzimi incaricati di demolire i tessuti infiammati.

∞ L’Uncaria, originaria dell’Amazzonia, è un potente antiossidante e immunomodulante, in grado di bilanciare le difese immunitarie per portarle al giusto equilibrio. La corteccia di questa pianta ha anche spiccate proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche che la rendono preziosa in caso di infiammazioni acute e croniche, reumatismi, artrosi, artriti, dolori osteoarticolari e muscolari. È controindicata se state assumendo farmaci anticoagulanti e antiaggreganti.

Tutte le piante finora descritte sono contenute in un integratore che vi segnalo: “Artiglio del diavolo forte” di Erboristeria Magentina. In base all’entità dell’infiammazione e del dolore, potete assumere da 4 a 6 capsule al dì, suddivise nell’arco della giornata. La dose d’attacco iniziale può essere poi ridotta quando il quadro dei sintomi migliora.

∞ La Curcuma è ormai una “vip” tra i rimedi fitoterapici, da quando se ne conoscono gli innumerevoli benefici. Ha tante proprietà: immunomodulante, depurativa, ipoglicemizzante, antiossidante, antiage, preventiva tumorale e tanto altro. In questo momento vorrei porre l’attenzione sulla sua azione antinfiammatoria e antidolorifica, particolarmente utile a livello osteoarticolare, muscolare e intestinale: questi effetti analgesici e antiflogistici sono dovuti principalmente alla curcumina, il suo principio attivo più importante. La curcumina concorre a mitigare dolori di diversa natura inibendo alcuni enzimi e mediatori dell’infiammazione. La curcuma presenta difficoltà di assorbimento: a meno che non la usiamo quotidianamente in dosi massicce, possiamo aumentarne l’assorbimento con alcuni accorgimenti: consumatela durante il pasto, in abbinamento a sostanze oleose e pepe nero, possibilmente sorseggiando tè verde. Se tè verde e pepe nero ci provocano disturbi, possiamo ricorrere a formulazioni specifiche, di tipo liposomiale, che permettano un migliore passaggio attraverso la barriera intestinale e quindi un migliore assorbimento. “Curcusoma” della ditta Bios Line è una formulazione liposomiale con altissima concentrazione in curcumina (95%): ne basta una bustina al giorno durante il pasto principale, per contrastare infiammazione e dolore. Vi consiglio vivamente di provare questi rimedi, da soli o in associazione: potrebbero risolvervi una serie di problematiche senza per forza ricorrere al farmaco.

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