Curcuma, la spezia d’oro
Avete mai provato il “Golden milk”? Il nome è traducibile con “Latte d’oro” ed è una ricetta ayurvedica utile per assumere curcuma in modo piacevole, dato che il suo sapore è particolare e non gradito a tutti.
Gli ingredienti da utilizzare:
- 50 g di Curcuma in polvere
- 120 ml di acqua minerale naturale
- 1 pizzico di pepe nero
- 1 tazza di latte vegetale (circa 150 ml)
- 1 cucchiaino di miele
- 1 cucchiaino di olio di mandorle dolci ad uso alimentare oppure burro chiarificato
- cannella in polvere.
Per preparare il Golden Milk cominciate dalla pasta di curcuma: portate a bollore l’acqua con un pizzico di pepe nero, poi aggiungete la curcuma e cuocete fino ad ottenere una pasta densa. Fatela raffreddare e conservatela in un vasetto di vetro da porre in frigorifero. Sarà pronta all’uso e durerà circa un mese.
Per ottenere la dose di Golden milk per una persona, versate il latte vegetale in un pentolino, aggiungete un cucchiaino raso di pasta di curcuma e scaldate: a inizio ebollizione, quando vedrete i primi fumi, spegnete e versate in tazza: dolcificate con il miele e spargete polvere di cannella a vostro piacimento.
Come mai la Curcuma rientra da alcuni anni nelle nostre consuetudini alimentari? La medicina occidentale ha portato alla luce i suoi numerosi benefici dopo lo studio dei dati epidemiologici condotti sulla popolazione indiana e dei Paesi in cui questo rizoma è ampiamente consumato.
La Curcuma è un forte antiossidante con diverse proprietà:
- anti-aging
- antidolorifica e antinfiammatoria, il che la rende utile in caso di dolori e stati flogistici osteoarticolari
- antinfiammatoria in caso di colon irritabile, affetto da IBS o SIBO.
- epatoprotettrice e depurativa del fegato e vie biliari
- immunomodulante: stimola e regolarizza le naturali difese immunitarie che divengono sì reattive agli agenti patogeni esterni, ma anche tolleranti verso ciò che sta all’interno: la curcuma quindi rappresenta un aiuto contro patologie autoimmuni come la psoriasi, artrite reumatoide, asma, tiroidite di Hashimoto.
- regolatrice dei livelli insulinici, con conseguente miglioramento della sindrome metabolica e diabete
- cardioprotettrice, antipertensiva e fluidificante del sangue
- preventiva verso alcuni tipi di tumore
- preventiva verso alcune malattie neurodegenerative come il morbo Alzheimer
- digestiva
- cicatrizzante e rigenerante cutanea.
Queste azioni benefiche sono dovute a un pool di principi attivi, di cui il più importante è la curcumina, che recenti studi hanno dimostrato avere proprietà preventive su alcuni tumori, perché capace di bloccare l’azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di diversi tipi di cancro.
La curcuma contiene anche alti livelli di carotenoidi e vitamina C ad azione antiossidante e immunostimolante.
In India e in altri Paesi asiatici l’utilizzo di curcuma è quotidiano e in quantità rilevanti, che in Occidente difficilmente, con una diversa tradizione culinaria, riusciamo a raggiungere. Per questo motivo ci vengono in aiuto integratori ad alta concentrazione, alcuni formulati con pepe nero e/o tè verde, per aumentare l’assorbimento della curcumina, e altri in cui il principio è inglobato in liposomi, ovvero “sferette” formate da fosfolipidi, che ne aumentino l’assorbimento e biodisponibilità.