Colostro: un dono materno
Lo sapete che dal primo latte materno si possono ottenere moltissimi benefici? Questo tipo di latte è denominato colostro ed è la secrezione della ghiandola mammaria dopo il parto, nei primi giorni dell’allattamento, con cui la madre trasferisce al figlio i nutrienti che possono aiutarlo a crescere e a difendersi dagli attacchi esterni. Il colostro, infatti, è fondamentale per lo sviluppo del sistema immunitario ed endocrino del neonato. Se andiamo ad analizzarlo troveremo:
- Fattori di crescita
- Immunoglobuline, lattoferrina e fattori immunomodulanti
- Aminoacidi (anche essenziali)
- Zuccheri
- Grassi
- Vitamine A, C, D, E, Acido folico, B12
- Coenzima Q10
- Minerali quali sodio, potassio, ferro, calcio, magnesio, zinco, cromo, selenio e rame.
L’importanza di questa straordinaria formulazione naturale è stata ben compresa e non a caso il colostro rientra in prodotti per uso interno e uso topico.
Per uso interno rappresenta un valido aiuto per combattere i disturbi dell’apparato gastrointestinale: il suo potere lenitivo e antinfiammatorio favorisce la rigenerazione delle mucose con una conseguente normalizzazione della loro funzionalità. Grazie agli integratori contenenti colostro possiamo contrastare reflusso gastro-esofageo, gastrite, colon irritabile, SIBO e altri disturbi enterici.
Spesso, quando l’intestino si fa sentire con dolori, gonfiore, stitichezza, diarrea ricorrente o alternanza dell’alvo, ci affidiamo ai probiotici. In commercio ne esistono molti tipi e anche di qualità, ma nel caso in cui la mucosa sia infiammata in modo cronico, questi batteri benefici non attecchiscono come dovrebbero. Il microbiota infatti è legato alla mucosa intestinale da un rapporto di mutuo soccorso: se questa non sta bene, non sta bene neanche il microbiota e viceversa. È come se andassimo a seminare un terreno arido, che non è stato dissodato e arato. Il mio consiglio, per ottenere il massimo beneficio dai probiotici, è di assumerli dopo un periodo di integrazione con colostro o altri principi che agiscano da “balsamo lenitivo” per la mucosa intestinale.
Il colostro è un immunomodulante: è utile non solo in caso di abbassamento delle difese, ma anche quando si verificano reazioni immunitarie anomale, che agiscono negativamente contro i nostri stessi organi e tessuti: mi riferisco a reazioni di tipo autoimmune quali asma, psoriasi e allergie.
Parlando ancora di immunità, occorre ricordare che il primo latte materno contiene parecchia lattoferrina, così popolare in questi ultimi tempi per le sue proprietà immunostimolanti, antiossidanti e antimicrobiche: legandosi alla superficie dei microrganismi, sia batteri che virus, inibisce la loro adesione ed entrata nelle cellule dell’ospite.
Il colostro trova impiego anche per uso esterno come cicatrizzante e rigenerante cutaneo grazie ai suoi elementi nutritivi, enzimi e fattori stimolanti la crescita epiteliale: rientra nella formulazioni topiche da applicare in caso di scottature, ferite, arrossamenti e pruriti, secchezza della pelle. La sua capacità di rinnovamento cellulare lo rende indicato anche come anti-age, in creme per il viso e il corpo. Rientra anche in prodotti ad uso vaginale per contrastare secchezza, irritazioni e pruriti.
Infine, lo troviamo anche in dentifrici e collutori ad effetto lenitivo e rigenerante sulla mucosa orale, utili per tutti, ma in particola modo per chi ha irritazioni o lesioni causate da interventi, chemioterapia, cure farmacologiche ed esofagiti da reflusso. Le proprietà del colostro sono davvero stupefacenti: e pensare che per secoli, a causa del suo colore e delle caratteristiche organolettiche, è stato considerato “latte guasto”, dannoso per il neonato!