La Canapa sativa: il “maiale vegetale”
Il titolo vi sembrerà molto strano, ma della Canapa non si butta davvero nulla, un po’ come i nostri avi facevano con il maiale.
La Canapa è una pianta straordinaria da tanti punti di vista: quando trova il terreno adatto alla sua crescita, non ha bisogno di grandi cure. Ha proprietà antiparassitarie che vengono sfruttate per la pacciamatura per preservare le piante dai parassiti; è in grado di pulire il terreno dalle sostanze inquinanti e, a coltivazione terminata, lo lascia più ricco di prima per poter essere “ripopolato”.
Le sue fibre possono essere utilizzate per la produzione di carta, tessuti, materiali per la bioedilizia, il suo olio trova impiego a livello industriale per la produzione di vernici, solventi, combustibili, lubrificanti.
L’aspetto più interessante è dato dalle sue proprietà nutrizionali. Dai semi di canapa si ottengono l’olio e la farina. L’olio, che ha un leggero sapore di nocciola, può essere usato da solo o miscelato con quello di oliva, lino o altri, per condire i cibi. Se non fosse di vostro gradimento all’interno delle pietanze, provatelo versandone un cucchiaio su una fetta di pane. La farina, miscelata ad altre farine in percentuale del 20% sul totale della ricetta, può diventare ingrediente di svariate preparazioni alimentari, quali pasta e prodotti da forno dolci e salati. I semi di canapa, meglio se decorticati, possono essere aggiunti a verdure, yogurt e frullati. L’ideale è utilizzare olio e semi a crudo per non alterare, e quindi perdere, i principi nutrizionali che sono davvero numerosi. I più rilevanti:
- Omega 3, 6 e 9 nella corretta proporzione. In particolare gli omega 3 sono acidi grassi essenziali con proprietà antinfiammatorie, vasodilatatrici e protettive cardiovascolari: rappresentano quindi un valido strumento per prevenire malattie croniche cardiovascolari e metaboliche. Sono preziosi per preservare la funzione visiva e cardiaca, per controllare i livelli di trigliceridi, fluidificare il sangue, ridurre la pressione e sfiammare l’intestino e i tessuti corporei in genere. Dato che molte problematiche cutanee derivano da infiammazione intestinale e alterazione del sistema immunitario a livello enterico, gli omega 3, con la loro azione antinfiammatoria, potrebbero essere di grande aiuto nel trattamento di acne, dermatiti atopiche, lupus e altre malattie dermatologiche. Rientrando nella struttura della membrana neuronale, gli omega 3 favoriscono una efficiente trasmissione dell’impulso nervoso ed è per questo motivo che possono trovare impiego nel trattamento dei disturbi dell’umore e della ADHD (sindrome da deficit d’attenzione /iperattività) e per migliorare le condizioni neurologiche di chi è affetto dal morbo di Parkinson, Alzheimer e perfino sclerosi multipla.
- Alto contenuto proteico: i semi sono composti per il 24% da proteine vegetali e aminoacidi di elevato valore biologico.
- Fibre vegetali, ad azione prebiotica utile per il benessere del microbiota intestinale
- Numerose vitamine, in particolare la E, ad azione antiossidante, e la D, indispensabile per la salute delle ossa e per una corretta funzionalità immunitaria e ormonale. Sono presenti anche le vitamine B1, B2, B3, B6 e B9, necessarie per svariate reazioni metaboliche, per la trasmissione dell’impulso nervoso, per la sintesi di emoglobina, proteine e DNA.
- Ampio spettro di minerali: potassio, magnesio, fosforo, calcio, ferro e zinco.
Un’altra caratteristica della canapa da non sottovalutare è che è priva di glutine, per cui il suo utilizzo risulta molto interessante per i celiaci che possono mangiarla e al tempo stesso beneficiare delle sue proprietà antinfiammatorie sulla mucosa intestinale, con potenziale netto miglioramento dello stato dei villi e microvilli.
Dato il contenuto calorico, vi consiglio il consumo giornaliero di due cucchiai di olio o di semi decorticati.
Un altro utilizzo dei derivati della canapa è quello cosmetico, data la ricchezza di vitamina E ad azione antiossidante e antiage: sul mercato è possibile trovare una vasta gamma di prodotti per la detersione e il nutrimento di viso e corpo.
La Canapa per decenni è stata demonizzata per il timore di un suo effetto stupefacente, ma non dobbiamo dimenticare che ci sono diverse varietà: occorre distinguere la Cannabis indica, coltivata per ricavare marijuana e hashish, dalla Cannabis sativa che è la varietà legale e in passato coltivata diffusamente in Italia per tutte le proprietà che vi ho descritto in precedenza. I suoi semi sono privi del principio stupefacente tetraidrocannabinolo (THC) e quindi possono essere usati in sicurezza. Dovremmo andare oltre i dubbi che nutriamo sulla Canapa e cercare di riscoprirla per i suoi innumerevoli benefici e anche per le potenzialità di sviluppo economico e soprattutto ecologico che, come abbiamo visto, possiede.