L’antico sapone di Aleppo
Se dovessi dare una definizione di questo sapone vi direi “brutto, ma buono”: ha un aspetto rustico e un profumo particolare che non è gradito a tutti, ma quando lo si utilizza rende la pelle morbidissima. Non lascia secchezza o prurito come alcuni saponi piacevoli e profumati, ma purtroppo aggressivi: al contrario, la sensazione è quella di essersi lavati e subito dopo dati la crema corpo. Del resto, se non fosse così, non sarebbe in circolazione da secoli: ci sono testimonianze risalenti all’epoca babilonese, alcune migliaia di anni fa. Questo sapone prende il nome dalla città di Aleppo, in Siria, dove è stato creato e dove ci sono le caratteristiche climatiche ottimali per la saponificazione e successiva stagionatura. Attualmente non è facile reperire il prodotto a causa dei conflitti e della crisi geopolitica che ha sconvolto il Paese nell’ultimo decennio, ma molte aziende si sono attivate per far produrre il sapone in aree dove ci sono condizioni idonee, come nel caso della Turchia.
Il sapone di Aleppo è l’espressione della “mediterraneità” nella cosmesi e non a caso si è diffuso in tutte le Regioni bagnate da questo mare. È arrivato anche nel sud della Francia e può essere considerato l’antenato del sapone di Marsiglia. I suoi ingredienti sono pochi e tipicamente mediterranei: olio di oliva, olio di alloro e soda per la saponificazione. La lavorazione è altamente artigianale: il sapone è versato in apposite vasche dove viene fatto raffreddare e poi tagliato manualmente in panetti e marchiato con il logo del produttore. La stagionatura dura circa un anno. Tutto questo processo gli conferisce un aspetto irregolare e un “fascino antico”.
Oltre a detergere, il sapone di Aleppo ha proprietà emollienti, nutrienti e, grazie alla presenza dell’olio di alloro, anche antibatteriche e seboregolatrici, utili in caso di pelle grassa, impura e acneica. La percentuale di alloro è variabile: maggiore è la concentrazione e maggiore è il pregio e il costo. Le pelli sensibili e secche potrebbero non tollerare quantità eccessive di olio di alloro per cui in questo caso vi consiglio di scegliere saponi a bassa percentuale.
Può essere utilizzato inoltre per lavare i capelli anche se, basificando il cuoio capelluto, sarebbe bene sciacquare con acqua e aceto per abbassare il pH e riportarlo ai livelli fisiologici della zona. L’Aleppo è un sapone pregiato, ma anche molto versatile: lo troviamo nel rituale arabo dell’Hammam, che ora fa tanto chic, ma può essere semplicemente un detergente da bucato.