Magnesio, un minerale non raro, ma molto prezioso
La grande diffusione del magnesio nel nostro pianeta è indizio della sua importanza per la vita: è molto presente sia nella crosta terrestre che disciolto nei mari. Anche il nostro corpo ne contiene parecchio: la quantità nell’adulto oscilla indicativamente dai 20 ai 28 grammi. Nella sua forma pura appare come un metallo grigio-argenteo molto reattivo, che a contatto con l’aria si infiamma facilmente. Noi lo conosciamo sotto forma di sale: i più diffusi sono il cloruro, il citrato, l’ossido, il pidolato, il lattato, il piruvato, l’orotato. Molti di questi sali sono contenuti nel mare e alcuni di essi sono presenti negli integratori, così largamente utilizzati perché ormai tutti conosciamo i problemi legati alla carenza di magnesio, che può manifestarsi con crampi muscolari, stanchezza, nervosismo, cefalee, ansia, sbalzi d’umore e depressione, disfunzioni cardiache, disturbi intestinali e, in taluni casi, nausea e vomito.
I ritmi frenetici a cui siamo sempre sottoposti e l’onnipresente stress che ne deriva ci fanno “bruciare” molto magnesio, ecco spiegata l’importanza di integrarlo.
Ma come mai ci serve così tanto?
Basti pensare che è un importante costituente del tessuto osseo e che partecipa a più di 300 reazioni biochimiche del nostro corpo, tra cui: la produzione di energia partendo dal cibo, la biosintesi di proteine e quella degli acidi nucleici. Interviene nella regolazione dell’eccitabilità delle membrane neuronali e neuromuscolari perciò, è facile comprendere come una sua carenza possa causare disturbi muscolari, compreso il muscolo cardiaco, e problemi del sistema nervoso, come ansia e alterazioni del tono dell’umore. Questi ultimi, oltretutto, si riflettono su stomaco e intestino, con insorgenza di gastriti e infiammazioni intestinali di natura psicosomatica.
Una buona quota di magnesio la possiamo trovare in molti alimenti, in particolare: frutta secca (noci, anacardi, mandorle,…), legumi (lenticchie, ceci, piselli, fagioli,…), verdure a foglia verde, cereali integrali (miglio, grano saraceno,..), cacao e cioccolato fondente e una quota inferiore in carni e formaggi. Esistono anche acque magnesiache, ricche di questo elemento.
Quando, però, il fabbisogno lo richiede, è possibile assumerlo come integratore: in commercio se ne trovano in enorme quantità, anche se occorre valutare il tipo di sale di magnesio in essi contenuto perché l’assorbimento, e quindi il risultato, varia da sale a sale. Tra i più assorbibili abbiamo il citrato, il pidolato, il cloruro, il lattato.
Un integratore di magnesio citrato purissimo è il Magnesio Supremo della Natural Point: occorre sciogliere la polvere in acqua tiepida o a temperatura ambiente e attendere che la soluzione diventi limpida, per permettere la reazione chimica che dal magnesio carbonato e acido citrico porta alla formazione di citrato di magnesio. Oltre al Magnesio Supremo classico, esistono diverse formulazioni, specifiche per la donna, l’intestino irritabile e il relax serale. L’ideale è assumerlo lontano dai pasti perché, essendo alcalinizzante, può ridurre l’acidità gastrica che invece è importante in fase digestiva. Può essere utilizzato sia al mattino che alla sera perché non altera la capacità di addormentarsi, anzi dovrebbe favorire un sonno di qualità. E il suo effetto basificante è importante per contrastare l’acidosi corporea che è sempre per noi dannosa, poiché favorisce i processi infiammatori tissutali.
Un altro integratore che vi consiglio è Principium Magnesio Completo della Bios Line: è una miscela di vari sali di magnesio, quali carbonato, citrato, ossido, idrossido, solfato, cloruro e pidolato. Questa varietà è ottenuta mediante estrazione per evaporazione dall’acqua marina. Il prodotto è disponibile sia in compresse che in polvere al gusto agrumi, da assumere lontano dai pasti.
Entrambe queste linee sono utili per contrastare affaticamento e stanchezza, ansia e stress, dolori muscolari, sindrome premestruale e per mantenere la salute di ossa e denti. Unico effetto indesiderato, se si eccede con la dose, è quello lassativo: in tal caso è sufficiente ridurre il quantitativo assunto.
Vi consiglio dei cicli di integrazione due o tre volte all’anno, soprattutto nei cambi di stagione.